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mercoledì, 3 Dicembre 2025

Trump e Putin a Budapest: il Reality della Pace

BUDAPEST – In un colpo di scena degno della migliore televisione, i due produttori esecutivi del grande reality show geopolitico, Donald Trump e Vladimir Putin, hanno annunciato la registrazione di una puntata speciale a Budapest. Tema dell’episodio pilota: “Come porre fine a quella noiosa guerra in Ucraina e tornare a fare affari”. L’annuncio è seguito a una “conversazione telefonica molto produttiva”, come l’ha definita lo stesso Trump, probabilmente incentrata sulla scelta del catering e sulla location migliore per le telecamere.

La scelta di Budapest non è casuale. La capitale ungherese, governata dall’amico Viktor Orbán, offre un set perfetto: un’atmosfera vagamente autoritaria, un’ottima cucina e, soprattutto, una sana diffidenza verso le noiose regole della North Atlantic Treaty Organization e dell’Unione Europea. È il luogo ideale per due statisti visionari che intendono risolvere un conflitto complesso con la stessa nonchalance con cui si ordina un gulasch.

Un Tempismo Perfetto, per Loro

L’annuncio del summit arriva, con un tempismo che sfiora la perfezione artistica, proprio mentre il presidente ucraino Zelensky si trova a Washington per mendicare missili Tomahawk. La risposta di Trump è stata un capolavoro di pragmatismo: “Servono anche a noi”. Un modo elegante per dire a Zelensky di presentarsi al tavolo delle trattative con un paio di fionde e tante buone intenzioni, mentre dall’altra parte del tavolo siederà un signore che possiede l’arsenale nucleare più grande del mondo. Un negoziato che si preannuncia equilibratissimo.

Questo incontro non è diplomazia; è la privatizzazione della politica estera. Due tycoon, uno del real estate e l’altro del gas, che si incontrano per spartirsi le sfere d’influenza come se fossero lotti edificabili. L’Ucraina, in questo scenario, non è un soggetto, ma l’oggetto della contesa: il premio finale del gioco, o forse solo la location della prossima stagione del loro show. La pace, ovviamente, è solo un pretesto narrativo.

Mentre il mondo osserva con un misto di orrore e morbosa curiosità, non resta che attendere la messa in onda. Si prevedono alti indici d’ascolto, colpi di scena e, con ogni probabilità, un finale che lascerà tutti scontenti. Tranne, ovviamente, i due protagonisti.

(Fonte della notizia reale: L’Unione Sarda, 16 ottobre 2025)

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