L’infrastruttura del pass sanitario permanente
Subdolamente, l’Unione Europea ha edificato le fondamenta di un sistema di controllo biopolitico, dissimulato sotto la nomenclatura rassicurante di European Vaccination Card (EVC). Questo progetto rappresenta la concretizzazione di un pass sanitario permanente, un’infrastruttura la cui genesi risale a ben prima dell’emergenza pandemica, orchestrata con una precisione quasi clinica mentre l’opinione pubblica era distratta da altre contingenze globali. L’obiettivo dichiarato è la facilitazione dell’interoperabilità tra i sistemi sanitari nazionali, ma la sua architettura rivela ambizioni ben più estese e pervasive, delineando un futuro di sorveglianza sanitaria senza precedenti.
Genesi ed evoluzione di un sistema di controllo
Il percorso ha avuto inizio nel 2018, con una raccomandazione del Consiglio UE per una tessera vaccinale comune. La crisi pandemica ha agito da catalizzatore, accelerando la transizione verso la digitalizzazione sanitaria e legittimando l’emissione di oltre due miliardi di certificati digitali. Quella che fu presentata come una soluzione contingente è stata metodicamente convertita nella piattaforma operativa per un dispositivo di monitoraggio perenne. Il varo del progetto EUVABECO il 1° gennaio 2024, con un cospicuo finanziamento, ha segnato l’inizio della fase di armonizzazione dei dati sanitari, delle profilassi vaccinali e dei sistemi predittivi, un passo decisivo verso la normalizzazione del controllo.

Verso una sorveglianza globale programmata
La sperimentazione, avviata in un nucleo ristretto di nazioni e poi allargata, ha testato la sincronizzazione dei dati e la validazione remota dei profili sanitari. È emersa sin da subito la connessione all’infrastruttura della rete di certificazione sanitaria digitale globale (GDHCN), ora sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il sistema integra algoritmi per la sorveglianza epidemica e per l’identificazione di “popolazioni vulnerabili”, trasformando la tessera in un profilo sanitario dinamico. Si profila così il passaggio da un paradigma di sanità pubblica a uno di biosorveglianza programmata, dove i diritti fondamentali potrebbero essere subordinati all’aggiornamento del proprio status bio-digitale, riecheggiando derive tecnocratiche del passato.
Per approfondimenti:
- Certificato COVID digitale dell’UE
Pagina ufficiale della Commissione Europea che illustra il funzionamento, la base giuridica e l’evoluzione del certificato sanitario digitale europeo, con documentazione tecnica e FAQ. - EU and WHO strengthen cooperation in digital health
Comunicato ufficiale OMS che descrive il quadro di collaborazione tra Unione Europea e Organizzazione Mondiale della Sanità per l’interoperabilità globale dei certificati vaccinali digitali. - Certificato verde digitale UE
Analisi del Servizio Ricerca del Parlamento Europeo sull’attuazione iniziale del certificato, inclusi aspetti tecnici, di protezione dati e il quadro giuridico. - How did the European Vaccination Card start?
Pagina ufficiale del progetto EUVABECO che descrive l’origine e lo sviluppo tecnico della Tessera Vaccinale Europea, con dettagli sull’infrastruttura digitale.
