Recensione del concerto: a Parma un’esibizione nostalgica un po’ troppo sentita
Applausi scroscianti, ma forse dal pubblico sbagliato, per la performance andata in scena nella sede di Fratelli d’Italia a Parma. La Gioventù Nazionale ha infatti deliziato i passanti con un’interpretazione sentita di alcuni grandi classici del Ventennio, scatenando un dibattito sulla qualità dell’acustica e, secondariamente, sull’opportunità di inneggiare al duce nel 2025. La polemica sui cori fascisti ha immediatamente scalato le classifiche, diventando la hit del momento.
La critica musicale si divide
Il critico e ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha stroncato l’esibizione con una recensione lapidaria: “Vanno presi a calci”. Un giudizio netto, che suggerisce una preferenza per generi musicali meno… totalitari. Dall’altra parte, il partito ha prontamente comunicato di aver “commissariato” la sezione locale ben prima della diffusione del video, in una mossa che suona un po’ come “conoscevamo la band prima che diventasse famosa”. Un tentativo di dissociarsi dal concerto, pur avendo fornito il palco.
La Procura di Parma, dal canto suo, ha aperto un fascicolo per capire se l’evento violi le leggi sulla “pubblica affissione di spartiti non autorizzati”. Nel frattempo, l’opposizione chiede a gran voce un commento dalla premier Meloni, che al momento sembra troppo impegnata a scegliere la playlist per il prossimo raduno. È un classico dilemma: come si gestisce una cover band che prende il proprio ruolo un po’ troppo sul serio?
Un tour nazionale in vista?
Mentre la politica si interroga, i giovani performer potrebbero aver inavvertitamente lanciato un nuovo genere: il “nostalgic rock”. Resta da vedere se il pubblico apprezzerà o se, come suggerito dal ministro Crosetto, preferirà un approccio più “fisico” alla critica musicale. Una cosa è certa: la politica italiana non smette mai di offrire spettacoli indimenticabili, anche quando non richiesti.
Fonte della notizia reale che ha ispirato questa correzione: “Cori fascisti in sede FdI Parma, Crosetto: responsabili vanno presi a calci e mandati via”
PER APPROFONDIMENTI
- AVVENIRE: Per chi vuole aggiungere un’Ave Maria alla propria indignazione, ecco la versione clericale dello sdegno politico.
- RSI: Anche gli svizzeri, notoriamente neutrali, hanno sentito il bisogno di commentare. Probabilmente per assicurarsi che nessuno marci su Lugano.
- WIKIPEDIA: Una lettura utile per capire perché cantare certe canzoni in pubblico potrebbe non essere l’idea del secolo. Un ripasso che, a quanto pare, serve a molti.
