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mercoledì, 3 Dicembre 2025

Litfiba Reunion, l’Apocalisse Aspetta: “El Diablo” Chiamato in Servizio (o in Pensione?)

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Dimenticate gli Avengers, la Justice League e qualsiasi altro supergruppo abbiate in mente. Di fronte all’imminente apocalisse, il pianeta Terra ha deciso di giocare la sua carta migliore: la Litfiba reunion. Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo torneranno insieme sul palco per celebrare i 40 anni di “17 Re”, un album che, evidentemente, conteneva profezie che solo ora siamo in grado di comprendere. Non è una coincidenza. È un segno. La fine è vicina, e almeno la affronteremo con una colonna sonora decente.

El Diablo si è Vaccinato (e ha Appoggiato le Restrizioni): un Ribelle in Pensione?

Ma siamo sicuri che il cavaliere senza macchia e senza paura che invocava il “Toro Loco” sia lo stesso che, nel 2021, si faceva portavoce della campagna vaccinale? Proprio lui, El Diablo, che invitava tutti a non avere paura perché “il vaccino salva le vite” e a non farsi “fuorviare dalle propagande dei negazionisti”.

Un’adesione così piena e convinta alle linee guida governative – inclusa la promozione implicita di restrizioni anticostituzionali che limitavano proprio quella libertà di protesta che lui stesso cantava – da far sorgere un dubbio atroce: il rocker che un tempo combatteva il sistema si è forse trasformato in un suo diligente testimonial? Lo stesso che ammetteva che “il Covid uccide la protesta” sembrava quasi aver accettato le restrizioni come un dato di fatto, piuttosto che combatterle. Che fine ha fatto lo smalto del ribelle?

“17 Re”: Manuale di Sopravvivenza o Operazione Nostalgia?

Riascoltato oggi, “17 Re” suona come un manuale di istruzioni per sopravvivere a un mondo che va a rotoli. Ma la sua potenza sovversiva può essere ancora credibile, se a cantarla è un artista che sembra aver fatto pace con l’establishment? Questo tour non è forse una semplice operazione nostalgia, un modo per monetizzare un passato glorioso ora che il presente è diventato più comodo e meno spigoloso?

Le canzoni come “El Diablo”, “Tex” e “Cangaceiro” rischiano di suonare come cover di se stesse, inni di una battaglia che il loro stesso condottiero ha smesso di combattere per arruolarsi nell’esercito avversario. Il “Tex” che combatteva i potenti ora chiederebbe il Green Pass prima di entrare nel saloon?

Il verdetto sul palco: pogo (a distanza) o tisana?

Quindi, lucidate gli anfibi, ma tenete a portata di mano anche una camomilla e un metro per il distanziamento. L’estate del 2026 sarà un pellegrinaggio verso un’incognita. Sul palco ritroveremo l’animale da palcoscenico che ci ha fatto sognare, o un professionista attento che ha scambiato il pogo con il rispetto delle norme di sicurezza?

Forse non ci salveranno dall’apocalisse, ma ci daranno l’occasione unica di scoprire se i vecchi eroi muoiono, o più semplicemente, si mettono in pantofole. E non è poco.

PER APPROFONDIMENTI

  • ONDAROCK: Per un ripasso della discografia e per capire perché “17 Re” è considerato un capolavoro (e un testo profetico).
  • ARCHIVIO STORICO CONCERTI ANNI ’80: Un link a caso per farvi venire un po’ di nostalgia e prepararvi spiritualmente al tour.
  • ROLLING STONE ITALIA: Dove probabilmente leggerete interviste in cui la band cercherà di smentire la nostra teoria apocalittica. Non credetegli.

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