La Cultura è servita (e impanata): arriva la Storia della Cotoletta
In un mondo afflitto da guerre, crisi climatiche e pandemie, l’umanità sentiva il bisogno impellente di una risposta culturale forte. E finalmente è arrivata. Non stiamo parlando di un nuovo trattato filosofico o di una scoperta scientifica rivoluzionaria, ma di qualcosa di molto più denso: la “Storia Mondiale della Cotoletta”. Un libro. Sì, un libro che promette di riempire un vuoto. Probabilmente quello dello stomaco, ma anche quello nelle nostre librerie, tra “Guerra e Pace” e il manuale delle istruzioni dell’estrattore.
La presentazione di questo tomo fondamentale per le sorti dell’occidente avverrà a Bologna, capitale indiscussa del sapere (e del ragù). Ci aspettiamo un dibattito accesissimo: era nata prima la cotoletta o la voglia di frittura? È più corretto batterla col pugno o col batticarne? Domande che ci tengono svegli la notte.
Un’opera che scotta
Finalmente un libro che affronta i veri problemi. Mentre gli intellettuali si perdono in chiacchiere, qualcuno ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la storia di sua maestà, l’impanata. Ci immaginiamo capitoli struggenti sulla diaspora della cotoletta da Milano a Vienna (o viceversa, non apriamo questo dibattito), sulle crisi esistenziali della panatura e sul ruolo geopolitico del burro chiarificato.
Non possiamo che plaudire a questa iniziativa. In un’epoca di superficialità, dedicare un’intera opera alla cotoletta è un atto di resistenza culturale. O forse è solo fame. In ogni caso, corriamo in libreria: questo libro è la risposta che stavamo aspettando, soprattutto se la domanda era: “Cosa mangiamo stasera?”.
Fonte della notizia reale che ha ispirato questa correzione: “STORIA MONDIALE DELLA COTOLETTA (presentazione libro)”
PER APPROFONDIMENTI
CULTURA BOLOGNA: Il portale che ci ha illuminato sull’evento culturale dell’anno. Chissà se offrono anche un buffet a tema.
WIKIPEDIA (COTOLETTA): Per studiare le basi prima di affrontare il tomo universitario presentato a Bologna.
GIALLO ZAFFERANO: Perché dopo tanta cultura, è giusto passare alla pratica. Meno libri, più frittura.
