Secondo il Ministero degli Esteri israeliano, sono solo “sfacciate menzogne”. Secondo il Ministro della Sicurezza Ben Gvir, invece, c’è da essere “orgogliosi” del trattamento riservato ai “terroristi”. In mezzo a questa commovente coerenza istituzionale, si trova l’ultima frontiera del turismo esperienziale, un’offerta riservata a un’esclusiva clientela di attivisti internazionali: il “Pacchetto Dialogo Flotilla”. A giudicare dai racconti dei partecipanti italiani, è un’esperienza che lascia il segno. Letteralmente. E che trasforma un noioso viaggio umanitario in un seminario intensivo dove la geopolitica viene applicata direttamente sull’epidermide.
Un Benvenuto che Scalda il Cuore (e Raffredda le Ossa)
La prima fase del tour prevede un’accoglienza calorosa in acque internazionali. Appena avvistati, i clienti vengono intercettati da un team di “animatori culturali” pesantemente armati, che utilizzano innovativi idranti per rompere il ghiaccio. È un modo per dire: “Siamo felici che siate qui, ora mettetevi in ginocchio con la faccia a terra”. I racconti dei sopravvissuti, pardon, dei partecipanti, parlano di un’attenzione al dettaglio quasi commovente: occhi bendati per stimolare gli altri sensi, polsi legati con fascette per favorire la coesione di gruppo e un costante sottofondo di urla per garantire che nessuno si annoi.
L’influencer spagnola Hanan Alcalde, ad esempio, ha avuto l’onore di partecipare a un workshop di “Bacio della Bandiera”, mentre all’attivista Greta Thunberg è stato riservato l’esclusivo “Trattamento Trofeo”, che prevede di essere avvolta nella bandiera nazionale ed esibita in un contesto definito “umiliante”. Altri, come il consigliere Paolo Romano, hanno potuto apprezzare un trattamento definito “da animali”, che immaginiamo sia l’equivalente di un pacchetto VIP in questo esclusivo resort detentivo.
Il Soggiorno: Comfort e Minimalismo nel Deserto
Dopo l’emozionante trasferimento al porto di Ashdod, gli ospiti vengono accompagnati presso la struttura principale: il carcere di Ketziot. Qui, il lusso lascia spazio a un’estetica minimalista: dieci persone per cella, zero ore d’aria e un menù gourmet a base di peperoni crudi, riso scotto e acqua del rubinetto dal retrogusto “impegnativo”. Una vera e propria detox forzata, ideale per purificare corpo e spirito dalle tossine del pacifismo. Il comfort è garantito da un sistema di climatizzazione avveniristico che alterna caldo asfissiante a freddo polare, specialmente durante le ore notturne, per temprare il carattere e sconfiggere la debolezza borghese del sonno continuato.
Le autorità, nella loro infinita premura, si assicurano che nessuno si senta solo, organizzando spostamenti notturni e visite a sorpresa. Un livello di servizio tale che il Ministero degli Esteri si è sentito in dovere di definirlo una “sfacciata menzogna”, mentre il Ministro della Sicurezza se ne dichiara “orgoglioso”. Dettagli. Non a caso, qualcuno ha paragonato l’atmosfera a quella di un altro celebre evento di dialogo culturale, il G8 di Genova, a dimostrazione di come certi format di successo vengano esportati a livello globale.
Il Dialogo Flotilla e la Lezione Finale
Ma qual è la lezione finale di questo incredibile viaggio? Che il dialogo, quando è “corretto” nel modo giusto, diventa un monologo dove la verità è un optional. È la sublime arte di trasformare un interlocutore in un pacco postale, negando l’evidenza con una mano e applaudendola con l’altra. L’ambasciata italiana, a quanto pare, ha preferito non interferire con questo percorso formativo, palesandosi solo al momento del check-out forzato in aeroporto.
E così, mentre gli attivisti tornano a casa più leggeri (di effetti personali) e più ricchi (di esperienze traumatiche), resta una domanda: a quale versione credere? Alla smentita ufficiale o all’orgogliosa ammissione? Per chi fosse interessato a scoprirlo di persona, le iscrizioni al prossimo tour sono sempre aperte. Basta avere una barca, degli aiuti umanitari e un’ingenua fiducia nel diritto internazionale. Al resto, come abbiamo visto, pensa l’organizzazione. Per maggiori dettagli, consigliamo di consultare le ultime notizie da fonti affidabili come Human Rights Watch, magari prima di salpare.
Per approfondimenti:
- Gaza Flotilla Activists Report Abuse, Humiliation while Being Detained in Israel
Resoconto dettagliato delle accuse di maltrattamenti presentate dagli attivisti, tra cui la sottrazione di medicine e le umiliazioni psicologiche, con le dichiarazioni ufficiali contrastanti di Israele. - More Gaza flotilla activists allege mistreatment in Israeli detention
Articolo che raccoglie le testimonianze di diversi attivisti, tra cui Saverio Tommasi, e riporta le reazioni internazionali e le dichiarazioni del ministro israeliano Itamar Ben-Gvir. - Greta Thunberg among Gaza flotilla detainees to leave Israel
Focalizzato sulle procedure di rilascio e rimpatrio dei detenuti, conferma le accuse di maltrattamenti e fornisce dettagli sul rifiuto di alcuni attivisti di firmare per l’espulsione volontaria.
