mercoledì, 3 Settembre 2025
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Giù la Maschera del 25.08.2025

La rassegna stampa satirica che non fa sconti. Mentre la politica interna inscena il solito teatrino tra Roma e Rimini, la geopolitica ci regala nuove tensioni e l'economia globale danza sull'orlo del nonsense. Dalla Mostra del Cinema di Venezia al nuovo amore della Ferragni, analizziamo la surreale recita quotidiana per chi non ha più voglia di applaudire.

POLITICA INTERNA

Salvini e Macron, quando la diplomazia diventa un battibecco da cortile

La politica estera italiana raggiunge nuove vette di raffinatezza. A seguito delle ennesime dichiarazioni al vetriolo di Matteo Salvini contro Emmanuel Macron, il Quai d’Orsay ha pensato bene di convocare l’ambasciatrice italiana a Parigi per un caffè e due chiacchiere. La reazione del leader leghista? Ha rincarato la dose, definendo il presidente francese “permaloso”. Un capolavoro di strategia internazionale che declassa le relazioni tra due Paesi fondatori dell’UE a una lite condominiale. Nel frattempo, i partner di governo come Tajani si affrettano a precisare che la politica estera la fanno loro, giusto per far sembrare che esista un adulto nella stanza. Un teatrino perfetto per distrarre l’opinione pubblica mentre i problemi veri restano irrisolti.

Fonte: TGCOM24, Il Dubbio

Piantedosi e la grande illusione della ruspa bipartisan

Dal palco del Meeting di Rimini, il Ministro dell’Interno Piantedosi ha rassicurato la nazione: la legalità non ha colore politico. E così, nell’elenco degli sgomberi imminenti, accanto al centro sociale Leoncavallo di Milano, compare anche la sede romana di CasaPound. Un’operazione di maquillage politico per presentare un’azione di forza come un atto di imparziale giustizia. L’obiettivo è chiaro: disinnescare le accuse di repressione mirata a sinistra. Restiamo in trepidante attesa di vedere se la solerzia e i mezzi impiegati saranno identici per entrambi. L’esperienza suggerisce che una delle due ruspe potrebbe avere un improvviso guasto al motore.

Fonte: Sky TG24, Open Online

In Calabria il centrosinistra pesca il jolly: un ex presidente dell’INPS

Dopo mesi di lotte intestine, veti incrociati e consultazioni degne di un conclave, il “Campo Largo” calabrese ha partorito il suo candidato: Pasquale Tridico. Sì, proprio l’ex presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. La scelta di un tecnico dal profilo nazionale rivela la profonda crisi dei partiti locali, incapaci di esprimere una leadership politica condivisa. Si ricorre al salvatore esterno, all’uomo dei conti, nella speranza che gli elettori lo preferiscano ai soliti noti. Una strategia che sa di disperazione, mascherata da mossa intelligente per “risanare” la regione. Auguri.

Fonte: AGI, Open Online

Il ritorno di Draghi, il grillo parlante che bacchetta un’Europa impotente

Mario Draghi sceglie il prestigioso palcoscenico del Meeting di Rimini per riemergere dal suo silenzio e lanciare un siluro contro Bruxelles. L’Unione Europea, a suo dire, è diventata “marginale e spettatrice” nelle grandi crisi globali, da Gaza all’Ucraina. Una critica feroce, che suona quasi come un “ve l’avevo detto” da parte di chi ha lasciato Palazzo Chigi poco più di un anno fa. L’intervento lo riposiziona come statista di caratura superiore, la riserva della Repubblica (e forse d’Europa) che osserva con sdegno i suoi successori. Un modo elegante per ricordare a tutti che lui c’è, e che la sua agenda è ancora lì che aspetta.

Fonte: Sky TG24, AGI

Giorgetti e l’appello morale alle banche: un ruggito che suona come un miagolio

Mentre le banche registrano extra-profitti da capogiro grazie all’aumento dei tassi, il Ministro dell’Economia Giorgetti, sempre da Rimini, lancia un accorato appello: “tradurre i benefici in aiuti alle famiglie”. Un’esortazione nobile, un invito quasi evangelico alla condivisione. Peccato che sia, appunto, solo un invito. Nessuna tassa, nessuna misura concreta, solo una carezza verbale per placare il malcontento popolare. I banchieri possono dormire sonni tranquilli: il governo abbaia ma, almeno per ora, non morde. La performance per il pubblico è andata in scena, il risultato pratico è zero.

Fonte: Sky TG24

POLITICA ESTERA

Ucraina, si festeggia l’indipendenza sotto le bombe: l’ossimoro della resilienza

Kiev celebra il suo 34° Giorno dell’Indipendenza. Ma non è una festa, è un atto di sfida. Il presidente Zelensky parla alla nazione e chiede una “pace giusta”, che non significa resa. È la più tragica delle ironie: celebrare il diritto a esistere come nazione sovrana mentre un invasore fa di tutto per cancellarti dalla mappa. Questa giornata non commemora una conquista passata, ma una lotta disperata e presente. Ogni bandiera esposta è un bersaglio, ogni inno cantato è un atto di coraggio. La normalità è la forma più estrema di resistenza.

Fonte: Sky TG24

Avanzata su Gaza, la disarmante onestà del ministro Smotrich

Mentre le Forze di Difesa Israeliane preparano l’offensiva su Gaza City, il ministro delle Finanze di estrema destra, Bezalel Smotrich, chiarisce la linea del governo con una semplicità brutale: chi non lascia la città “dovrebbe morire o arrendersi”. Almeno è onesto. Niente giri di parole, niente eufemismi da diplomazia. È la cruda esposizione di una logica bellica che non contempla sfumature, dove la popolazione civile è ridotta a un ostacolo da rimuovere. Un’uscita che gela il sangue e che rende palese quanto sia lontana, oggi, qualsiasi ipotesi di dialogo.

Fonte: Sky TG24

Donald Trump ha la ricetta segreta per la pace, ma non la condivide

Rieccolo, il genio della diplomazia. Donald Trump dichiara che è tempo di “fermare la carneficina” in Ucraina e, ovviamente, lui sa come fare. Ha la soluzione in tasca, la formula magica che sfugge a tutti gli altri leader mondiali. Qual è? Non è dato saperlo. È una tecnica di marketing politico sublime: promettere una soluzione miracolosa a un problema complesso, senza fornire alcun dettaglio, creando un’aura di competenza superiore basata sul nulla. E il bello è che funziona.

Fonte: Il Dubbio, Sky TG24

Venezuela, si arruolano i cittadini per combattere la fame (ops, gli USA)

In una Caracas al collasso economico, il governo ha trovato la priorità assoluta: arruolare centinaia di cittadini nella Milizia Nazionale per difendersi dall’imminente (nella loro propaganda) invasione statunitense. È un manuale di regime autoritario applicato alla lettera: quando il popolo ha fame e la moneta è carta straccia, inventati un nemico esterno. Agita lo spauracchio dell’imperialismo per compattare le fila, distrarre dalla miseria e giustificare la militarizzazione della società. Un copione vecchio, ma evidentemente sempre efficace.

Fonte: Sky TG24

La frana in Guinea e la gerarchia delle tragedie

Una frana causata da piogge torrenziali a Conakry, in Guinea, ha ucciso almeno 16 persone. Una tragedia. Ma una tragedia silenziosa, che occupa poche righe sui siti di informazione internazionali prima di sparire. Nelle stesse ore, il battibecco tra Salvini e Macron domina le prime pagine. È la spietata legge non scritta del giornalismo globale: un morto in Africa non fa notizia quanto un tweet polemico in Europa. La nostra indignazione è selettiva, il nostro interesse è geolocalizzato. E così, alcune vite valgono un titolo, altre un trafiletto.

Fonte: Sky TG24

FINANZA ED ECONOMIA

Accordo sui dazi USA-UE: un successo, soprattutto per gli americani

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, celebra l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti definendolo “forte, per quanto imperfetto”. La parola “imperfetto” è un capolavoro di eufemismo. Significa che, mentre si brinda alla ritrovata armonia transatlantica, prodotti chiave del Made in Italy come vino, olio e pasta si vedranno applicare una tariffa del 15%. Un colpo non da poco per il nostro export. L’accordo è certamente forte, ma sembra che la forza sia stata distribuita in modo, appunto, “imperfetto”. A nostro svantaggio.

Fonte: Sky TG24, Notizie Geopolitiche

Poste Italiane riscopre l’autarchia: stop alle spedizioni negli USA

In un mondo sempre più connesso, Poste Italiane fa un coraggioso passo indietro. Da oggi, il servizio di spedizione merci verso gli Stati Uniti è sospeso. Un fulmine a ciel sereno per migliaia di piccole imprese, artigiani e cittadini che contavano su quel canale per il loro business o per inviare un regalo. Le ragioni non sono ancora chiarissime, ma il risultato sì: un pezzo di globalizzazione è stato messo in pausa. Un altro segnale della crescente frammentazione e fragilità delle catene logistiche che davamo per scontate.

Fonte: Sky TG24

Contratti di lavoro, la grande attesa di 6 milioni di italiani

Mentre si discute di massimi sistemi, quasi sei milioni di lavoratori italiani aspettano pazientemente il rinnovo del loro contratto collettivo. Trentuno contratti nazionali sono scaduti, alcuni da anni. Nel frattempo, l’inflazione ha eroso stipendi e potere d’acquisto, ma la trattativa va a rilento. È una crisi silenziosa, un’emorragia costante di benessere che non fa notizia come uno spread in rialzo, ma che colpisce la vita reale di milioni di famiglie. Lavorare per la gloria va bene, ma la spesa non si paga con quella.

Fonte: Sky TG24

L’oracolo di Jackson Hole: Powell sussurra e Wall Street vola

Il mondo della finanza è un rito religioso. Il sommo sacerdote, Jerome Powell, capo della Federal Reserve, pronuncia il suo sermone dal pulpito di Jackson Hole. Le sue parole, ambigue e misurate, vengono interpretate dagli esegeti del mercato come un’apertura a un taglio dei tassi. Immediatamente, l’euforia si scatena e le borse brindano con un rally. L’economia reale, quella fatta di fabbriche e negozi, vedrà gli effetti di queste decisioni tra mesi, forse anni. Ma a Wall Street il futuro si compra e si vende in un istante, sulla base di un sussurro.

Fonte: Teleborsa, Wall Street Italia

Il business distopico del facekini: quando il cambiamento climatico diventa moda

In Cina, le vendite di “facekini” – maschere integrali che proteggono il viso dal sole – sono aumentate del 50%. Non è un bizzarro trend di moda, è un sintomo. È la risposta del capitalismo a un pianeta che brucia. Le ondate di calore estreme rendono pericolosa l’esposizione al sole, e un’industria si inventa un nuovo prodotto per monetizzare la crisi. Invece di affrontare le cause, vendiamo soluzioni palliative che normalizzano l’emergenza. Presto lo vedremo anche sulle nostre spiagge, accessorio indispensabile dell’estate distopica.

Fonte: la Repubblica

ARTE, CULTURA, SPETTACOLO

L’amore ai tempi di Instagram: Chiara Ferragni presenta il nuovo prodotto

Con una foto studiata al millimetro, Chiara Ferragni ha ufficializzato la sua relazione con Giovanni Tronchetti Provera. Non è un semplice annuncio, è il lancio di un nuovo capitolo del suo brand. La vita privata, per un’imprenditrice digitale, è la materia prima del suo impero. Ogni sorriso, ogni abbraccio, ogni vacanza diventa contenuto da monetizzare, una storyline da offrire in pasto ai follower. L’amore diventa così un asset strategico, e la sua “ufficializzazione” un evento mediatico pianificato per massimizzare l’engagement. Cinico? No, è il business, bellezza.

Fonte: Sky TG24, Gazzetta dello Sport

Mostra del Cinema di Venezia: un red carpet blindato

Manca poco all’inizio della 82ª Mostra del Cinema di Venezia e la Prefettura ha già messo a punto un imponente piano di sicurezza. Il Lido si trasformerà in una zona ad alta sorveglianza per proteggere il prezioso carico di star in arrivo, da Clooney a Julia Roberts. È il paradosso degli eventi culturali moderni: nati per essere luoghi di apertura e scambio, si trasformano in fortezze inaccessibili. L’arte e il cinema sono il pretesto, ma il vero spettacolo è la sfilata dei VIP, e la loro sicurezza vale più di ogni altra cosa. La cultura è un bene prezioso, ma le celebrità sono un asset finanziario.

Fonte: Ministero dell’Interno, La Biennale

Bruce Springsteen e il riciclo creativo: il futuro della musica è nel passato

Per celebrare i 50 anni del suo capolavoro “Born To Run”, Bruce Springsteen regala ai fan un “inedito”: una canzone scartata dalle sessioni di registrazione di mezzo secolo fa. L’industria discografica ha capito tutto: perché rischiare con nuova musica quando si può attingere a un archivio infinito di scarti e rarità? La nostalgia è una miniera d’oro. Si prende una vecchia canzone, la si lucida, la si etichetta come “tesoro ritrovato” e il gioco è fatto. Il futuro non è più quello di una volta, ma il passato si vende benissimo.

Fonte: TGCOM24, Rockol

Stash dei Kolors e la malattia social: la vulnerabilità come strumento di marketing

Il frontman dei Kolors, Stash, è costretto ad annullare alcuni concerti per motivi di salute. E lo comunica ai fan con un post accorato in cui non lesina dettagli, parlando di “massicce dosi di cortisone”. Nell’era dei social, anche la malattia diventa una performance. La condivisione del dolore, la trasparenza quasi clinica, servono a umanizzare l’artista e a rafforzare il legame con la community. Un evento negativo come un forfait si trasforma in un’occasione per ricevere un’ondata di affetto e solidarietà. È la spettacolarizzazione della vulnerabilità.

Fonte: TGCOM24

Addio a Jerry Adler, l’attore che per tutti sarà sempre Hesh Rabkin

A 96 anni è morto l’attore Jerry Adler. La sua è stata una lunga carriera, ma per il grande pubblico il suo volto sarà per sempre legato a un unico, iconico personaggio: Herman “Hesh” Rabkin de “I Soprano”. È il destino di molti grandi caratteristi: essere così perfetti in un ruolo da venirne fagocitati. Il cordoglio del pubblico, infatti, è più per la scomparsa di Hesh che per quella di Adler. È la vittoria definitiva della finzione sulla realtà, dove un personaggio acquista una vita propria e diventa immortale, sopravvivendo persino al suo creatore.

Fonte: Sky TG24

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