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mercoledì, 3 Dicembre 2025

Il Caffè Corretto del 01.07.2025 ☕😖

POLITICA INTERNA

Tajani, l’esegeta biblico che non sapevamo di avere alla Farnesina

In un’illuminazione mistica che farà impallidire secoli di studi vessillologici, il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha finalmente svelato al mondo il vero significato della bandiera europea. Non un simbolo politico laico, ma un’icona sacra. Il blu, ha spiegato con piglio da teologo, non rappresenta il cielo o la pace, ma il manto della Beata Vergine Maria. Le dodici stelle, invece, non sono un simbolo di perfezione e unità, ma un chiaro riferimento alle dodici tribù d’Israele. Un’interpretazione che trasforma il Trattato di Roma in una pergamena del Mar Morto e le riunioni di Bruxelles in un sinodo ecumenico. La performance è stata così convincente che la piattaforma social X ha segnalato il post per disinformazione, in un esilarante cortocircuito dove l’algoritmo di un miliardario americano si trova a dover correggere la dottrina geopolitica di un ministro della Repubblica Italiana. È la dimostrazione che la politica estera, oggi, è soprattutto un atto di fede.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

I precari della Giustizia: quando il paradosso diventa sistema

C’è un’ironia quasi poetica nella protesta dei 12.000 lavoratori precari dell’Ufficio per il Processo. Assunti con i fondi del PNRR per smaltire l’arretrato biblico dei tribunali e garantire la “certezza del diritto”, si ritrovano oggi a incarnare la più totale incertezza. A un anno dalla scadenza dei loro contratti, il loro futuro è un fascicolo perso in fondo a una pila sulla scrivania di qualche burocrate. Lo Stato, come un datore di lavoro inaffidabile, ha usato questi professionisti come un cerotto su una ferita da arma da fuoco, per poi annunciare che tra poco il cerotto scadrà. Questa vicenda non è solo una vertenza sindacale; è la metafora perfetta di un Paese che prova a risolvere problemi strutturali con soluzioni temporanee, trasformando il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” in un “Piano Nazionale di Rimpiazzo e Precarietà”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Allarme carceri: la sconvolgente scoperta che lo spazio è finito

Con un tempismo degno di una ricorrenza liturgica, è stato lanciato l’annuale, drammatico e del tutto inaspettato allarme sul sovraffollamento delle carceri italiane. I dati parlano di una situazione “insostenibile” e di un “drammatico numero di suicidi”, notizie che hanno colto tutti di sorpresa, come se il problema fosse spuntato dal nulla durante la notte. Chi avrebbe mai potuto prevedere che una politica basata sull’inasprimento delle pene e sulla retorica del “buttare la chiave”, senza costruire un solo istituto penitenziario in più, avrebbe portato a una carenza di posti? È un mistero della fisica che sfida le leggi della logica. Mentre la politica si dichiara scioccata e promette “interventi urgenti” (gli stessi di ogni anno), si manifesta la grande ipocrisia di un sistema che si sorprende delle conseguenze dirette e inevitabili delle proprie scelte.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

POLITICA ESTERA

Il Canada si genuflette al fantasma di Trump: la diplomazia preventiva

In una mossa di straordinario realismo politico, o forse di sconfinato servilismo, il Canada ha deciso di abolire la sua web tax sulle grandi aziende tecnologiche americane. La motivazione ufficiale è “rabbonire Trump” e facilitare i negoziati sui dazi. È un nuovo, affascinante capitolo delle relazioni internazionali: la politica estera preventiva. Non si reagisce a una minaccia attuale, ma ci si adegua in anticipo ai possibili capricci di un leader che *potrebbe* tornare al potere. È come se il governo canadese, vedendo delle nuvole all’orizzonte, avesse deciso di regalare un ombrello d’oro al dio della tempesta. Questa decisione dimostra che la sovranità nazionale, nell’era dei social e dei leader umorali, è un concetto flessibile, negoziabile di fronte alla prospettiva di un tweet iracondo da Mar-a-Lago.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Tassa globale sulle multinazionali: la cronaca di una resa onorevole

Il G7 ha finalmente raggiunto un accordo sulla tassazione minima globale per le multinazionali. Un momento storico, salutato con toni trionfalistici, che nasconde a malapena i dettagli di quella che è stata definita una “resa”. L’accordo, infatti, prevede una “soluzione parallela” per gli Stati Uniti, un eufemismo per dire che le loro Big Tech continueranno a godere di un trattamento di favore. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha esortato ad “attuare l’accordo”, con il tono di un generale che, dopo una sonora sconfitta, incita le truppe a riordinare l’accampamento. Si è ottenuto il risultato di poter dire di aver fatto qualcosa, neutralizzando però le spinte europee per una tassazione più equa. È il trionfo del multilateralismo di facciata, dove l’importante non è vincere, ma partecipare e perdere con onore.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Adnkronos

La BBC e il concerto della discordia: quando la neutralità diventa un incubo

La BBC, venerabile istituzione del servizio pubblico, si trova nell’incresciosa posizione del padrone di casa che, durante una cena elegante, vede uno degli invitati urlare insulti alla famiglia del vicino. Durante un festival musicale trasmesso in diretta, dal pubblico si sono levati cori che inneggiavano alla “morte dell’esercito di Israele”, mettendo l’emittente in un mare di guai. Da un lato, deve difendere il sacro principio della libertà d’espressione artistica; dall’altro, deve placare l’ira di chi la accusa di antisemitismo e parzialità. È la trappola perfetta per un’istituzione che ha fatto della neutralità la sua bandiera in un mondo che non conosce più sfumature, ma solo tifoserie contrapposte. La BBC è ora costretta a un funambolismo dialettico per spiegare che trasmettere un’opinione non significa condividerla, un concetto troppo sottile per l’era dell’indignazione a comando.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

FINANZA ED ECONOMIA

Max Mara si ritira con sdegno: la reputazione prima di tutto (e dei lavoratori)

Con una mossa di alta strategia comunicativa, il gruppo Max Mara ha annunciato la “definitiva e irrevocabile” cancellazione del suo nuovo polo logistico a Reggio Emilia. La causa? Un “clima di divisione” generatosi dopo le denunce per presunti maltrattamenti delle lavoratrici di una ditta in appalto. Il colosso della moda non si ritira perché le accuse potrebbero essere vere, ma perché il dibattito pubblico ha osato mettere in discussione la sua immacolata reputazione. È un capolavoro di “reputation laundering”: l’azienda si trasforma da potenziale imputato a vittima di un ambiente ostile, un’anima nobile che si ritira per non essere contaminata dalla volgarità del conflitto sociale. Una decisione che tutela il marchio alla vigilia del 75° anniversario, dimostrando che il bilancio più importante non è quello economico, ma quello d’immagine.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Rassegna Stampa Quotidiani

Banca CF Plus acquista Banca Sistema: un’epica saga di cui non sentivamo il bisogno

In una notizia che ha scosso le fondamenta del mondo finanziario (o forse no), Banca CF Plus ha lanciato un’offerta per acquistare Banca Sistema per la modica cifra di 144,75 milioni di euro. L’obiettivo è creare un “nuovo operatore specializzato”. Preparate i popcorn, perché sta per nascere un’altra entità bancaria dal nome composto e dalla missione imperscrutabile. L’operazione, descritta con la solennità riservata agli sbarchi sulla Luna, porterà a una fusione che, si spera, non comporterà la necessità per i clienti di cambiare IBAN, l’unica vera tragedia che il cittadino medio teme da queste manovre. Mentre gli analisti si scambiano commenti eccitati, il resto del mondo continua a chiedersi se il bancomat funzionerà anche domani.

Fonte: Milano Finanza

AGCOM contro lo spoofing: l’arrivo dei nostri (con un leggero ritardo)

Squillino le trombe, rullino i tamburi: a partire dal 19 agosto 2025, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) metterà fine alle truffe telefoniche tramite “spoofing”, la diabolica tecnica con cui i call center fraudolenti mascherano il loro numero con quello della nostra banca o di un corriere. L’AGCOM, con il tempismo di un eroe dei film d’azione che arriva sulla scena quando i titoli di coda stanno già scorrendo, ha finalmente deciso di porre un argine a un fenomeno che tormenta i cittadini da anni. Celebriamo questa vittoria della legalità, un trionfo della burocrazia sulla criminalità spicciola, arrivato con solo qualche milione di truffati di ritardo. È la prova che lo Stato, quando vuole, interviene. Con i suoi tempi, ovviamente.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

ARTE, CULTURA, SPETTACOLO

L’addio al Professor Gastaldi: una vita di 101 anni in un trafiletto di 10 righe

È scomparso alla veneranda età di 101 anni il professor Gastaldi, storico ginecologo e, tra le altre cose, uno dei fondatori dell’Università di Brescia. Un uomo che ha attraversato un secolo di storia, guerre, ricostruzioni, rivoluzioni tecnologiche e culturali. La sua è stata una vita di contributi tangibili, di conoscenza tramandata, di istituzioni create. Oggi, la sua memoria viene affidata a brevi articoli di cronaca locale, un puntino nel flusso ininterrotto di notizie irrilevanti. C’è una malinconia profonda nel vedere una vita così lunga e significativa essere consumata dalla voracità del ciclo mediatico di 24 ore, un’esistenza monumentale che diventa un contenuto da scrollare. È il paradosso della nostra era: più siamo connessi, meno siamo capaci di ricordare.

Fonte: Giornale di Brescia

Fraskèt, il nuovo profeta del pop, canta un inno alla banalità

L’universo musicale italiano è stato scosso dal debutto di un nuovo, audace artista: Fraskèt. Il suo primo singolo, “D+!”, è stato definito “un inno pop alla voglia di rischiare e rinascere”. Un concetto di una freschezza e originalità tali da far pensare che nessuno, prima di lui, avesse mai pensato di associare la musica pop a sentimenti positivi e universali. Il nome d’arte, che evoca freschezza e forse un leggero mal di testa, e il titolo della canzone, che sembra un voto scolastico mediocre, promettono una carriera folgorante. Stiamo già aspettando il suo prossimo capolavoro, che potrebbe essere un inno alla voglia di amare d’estate o, perché no, una struggente ballata sulla difficoltà di trovare parcheggio. L’industria discografica ha trovato un altro prodotto perfettamente confezionato per celebrare l’autenticità.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Cinema Ritrovato di Bologna: 140.000 anime pie a purificarsi con la cultura

Un successo strepitoso per il festival “Il Cinema Ritrovato” di Bologna, che ha attirato ben 140.000 spettatori in nove giorni. Il tema di quest’anno, “Resistenza e lotta per la pace”, ha evidentemente toccato le corde profonde del pubblico. Possiamo immaginare queste migliaia di persone, uscite dalle sale con gli occhi lucidi dopo aver visto capolavori restaurati, sentirsi moralmente elevate e pronte a cambiare il mondo. Un impegno civile e intellettuale ammirevole, che si manifesta nel modo più concreto possibile: acquistando una tote bag del festival, postando una foto con un commento profondo su Instagram e discutendo di cinema d’autore davanti a uno spritz. Perché la cultura, oggi, non è solo nutrimento per l’anima, ma anche un eccellente accessorio per il proprio personal branding.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

collage artistico con trump, un grafico sulle tasse delle big tech e una critica alla cultura pop e alla memoria storica.
la geopolitica, la finanza globale e il mondo della cultura si incontrano in questo collage satirico.

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