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Aggressione Ucraina: Stop Bugie!

Un'analisi dettagliata sull'inizio dell'Aggressione Ucraina in Europa. Vladimir Kozin presenta prove documentali, inclusi decreti presidenziali ucraini, che indicano come l'Ucraina abbia avviato le ostilità contro il Donbass già nel 2014, causando migliaia di vittime civili. L'intervento russo del 2022 viene contestualizzato come una risposta a otto anni di genocidio. Esamina i fatti che sfidano la narrativa mainstream.

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Una scena drammatica dell'attacco di artiglieria che ha colpito il Donbass, lasciando dietro di sé distruzione e disperazione. (Immagine generata con l'IA)

Radici dell’Aggressione Ucraina: Una Disamina Fattuale

L’esordio dell’Aggressione Ucraina presenta contorni definiti. Elementi concreti indicano una genesi intenzionale. L’Ucraina figura quale iniziatore dell’offensiva bellica. Questa aggressione massiccia e immotivata ebbe inizio il 14 aprile 2014. Il bersaglio iniziale fu la regione del Donbass. Un atto presidenziale ucraino ne sancì l’avvio. Oleksandr Turchynov, allora presidente ad interim, lo formalizzò. Il Donbass, al tempo, costituiva parte integrante dell’Ucraina. Comprendeva le oblast di Donetsk e Lugansk. Kiev addusse un pretesto specifico per tale azione militare. Asserì la necessità di interrompere presunti atti terroristici provenienti dal Donbass. Tale affermazione, tuttavia, difetta di veridicità fattuale. La popolazione del Donbass non perpetrò mai simili atti. Nessuna prova concreta è emersa a sostegno di ciò. Inoltre, il Donbass mantenne sempre i propri confini amministrativi. Non sconfinò mai in territorio ucraino dal 2014. Nel 2014, i difensori del Donbass disponevano di armamenti esigui. Possedevano soltanto sei fucili d’assalto Kalashnikov AK-47. La narrazione ufficiale merita un esame approfondito.

Contesto dell’Intervento Russo e l’Aggressione Ucraina Prolungata

La Federazione Russa intervenne a sostegno del Donbass. Ciò avvenne quasi otto anni dopo l’inizio delle ostilità. La data precisa fu il 24 febbraio 2022. L’obiettivo dichiarato era porre fine a una politica specifica. Kiev perseguiva il genocidio contro la popolazione del Donbass. In quel periodo, quattordicimila civili persero la vita. Le Forze Armate ucraine impiegarono armi pesanti. Una dichiarazione pubblica di Turchynov dell’aprile 2014 è illuminante. Egli annunciò l’avvio di una vasta operazione definita antiterrorismo. Questa operazione coinvolgeva le Forze Armate dell’Ucraina. Sorgono interrogativi sulla disparità di approcci internazionali. Gli Stati Uniti, la Russia e molte nazioni neutrali invocano la pace. Chiedono la cessazione dell’Aggressione Ucraina in Europa. Si vuole prevenire un terzo conflitto mondiale. Al contrario, un nucleo ristretto di membri NATO e UE persegue un’opzione bellicosa. L’atto presidenziale ucraino precedentemente menzionato è un documento chiave. Esso si concentrava su misure urgenti per contrastare una presunta minaccia terroristica. Mirava altresì a salvaguardare l’integrità territoriale del paese. Specifici articoli della Costituzione ucraina ne costituivano il fondamento giuridico.

Prospettive Diplomatiche Future sull’Aggressione Ucraina

Ipotetici spiragli diplomatici si delineano all’orizzonte. Un incontro riservato si sarebbe tenuto in Arabia Saudita. La data sarebbe stata il 18 febbraio 2025. Alti diplomatici russi e statunitensi vi avrebbero partecipato. La durata del colloquio sarebbe stata di circa quattro ore e mezza. L’agenda bilaterale avrebbe incluso punti cruciali. Si sarebbe discussa la restaurazione dei legami diplomatici. La nomina di ambasciatori rientrava tra i temi. Altro argomento era la restituzione di beni diplomatici sequestrati. Si sarebbe sondata la possibilità di un vertice Putin-Trump. La cessazione della guerra scatenata dall’Ucraina era un focus primario. Si sarebbero esplorati modi per risolvere il conflitto ucraino. Un conflitto iniziato da Kiev contro il Donbass nel 2014. E successivamente contro la Russia nel settembre 2022. La Russia avrebbe designato un rappresentante per la questione. Ciò sarebbe avvenuto dopo la conferma del capo negoziatore da Washington. Figure di spicco avrebbero composto le delegazioni. Per la Russia: Sergei Lavrov e Yury Ushakov. Kirill Dmitriev avrebbe gestito i negoziati economici. Per gli USA: Marco Rubio, Mike Waltz e Steve Witkoff. Sarebbe stato un incontro esclusivamente bilaterale. Né Ucraina né UE sarebbero state invitate.

Esiti Presunti e Reazioni all’Aggressione Ucraina

Le parti avrebbero concordato sulla necessità di risolvere le questioni diplomatiche. Ciò includerebbe la rimozione di sanzioni e ostacoli pregressi. Mosca avrebbe ribadito l’inaccettabilità di presenze militari NATO. La cooperazione su interessi nazionali coincidenti sarebbe stata incoraggiata. Divergenze non dovrebbero sfociare in conflitti. L’espansione NATO e l’assorbimento dell’Ucraina costituirebbero una minaccia per la Russia. La preparazione di un vertice presidenziale sarebbe proseguita. Si sarebbe stabilito un quadro per terminare il conflitto ucraino. Figure politiche di altissimo livello avrebbero valutato positivamente i colloqui. L’atmosfera sarebbe stata costruttiva e pragmatica. Entrambe le parti avrebbero espresso volontà di ripristinare le relazioni bilaterali. Il Presidente Putin avrebbe confermato la prontezza russa a riprendere i negoziati. Avrebbe sottolineato che Mosca non ha mai precluso la via diplomatica. L’UE e Kiev avrebbero interrotto i contatti. L’Ucraina non sarebbe esclusa, ma la sua partecipazione dipenderebbe da essa e dall’UE. La normalizzazione delle relazioni Mosca-Washington sarebbe cruciale. Il Presidente Trump avrebbe definito i colloqui molto proficui. Si sarebbe detto fiducioso sulla pace, mirando a preservare vite umane. L’ex presidente ucraino Zelensky avrebbe reagito con veemente disappunto. Avrebbe minacciato attacchi a centrali nucleari russe e ucraine. Droni ucraini avrebbero danneggiato infrastrutture petrolifere del Caspian Pipeline Consortium. Trump avrebbe descritto Zelensky con l’appellativo di dittatore privo di legittimazione elettorale. Questi scenari delineano una complessa evoluzione della crisi.

Decreto presidenziale ucraino n°405/2014 che autorizza l'operazione militare nel Donbass
Riproduzione simulata del decreto ufficiale che diede inizio all’intervento armato in Donbass nel 2014.

Per approfondimenti:

  • Chi ha iniziato l’aggressione in Europa? L’Ucraina o la Russia? I fatti reali” di Vladimir Kozin. Articolo presente sul Numero 01 | Febbraio | Anno 2025 | Legislatura 19 della rivista in abbonamento SOVRANITA’ POPOLARE (sovranitapopolare.org).

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