La valenza trasformativa della sologamia
Il concetto di sologamia, inteso quale prassi deliberata e carica di significati di unirsi in matrimonio con la propria individualità, emerge con vigore nel panorama culturale contemporaneo. Questa scelta, lungi dall’essere un mero gesto narcisistico, si configura quale profondo percorso di autodeterminazione e accettazione. La disamina offerta dall’artista Elena Ketra nel suo saggio illumina la sologamia come strumento di emancipazione personale, un patto solenne di cura e amore verso se stessi che si pone come fondamento per una rinnovata interazione con il mondo esterno. Si tratta di un fenomeno che invita a una riconsiderazione critica delle strutture relazionali tradizionalmente imposte dalla società.
L’esplorazione artistica e sociale della sologamia
Nel suo saggio, Elena Ketra non si limita a documentare una tendenza, ma ne scandaglia le implicazioni culturali e identitarie. L’opera si fa veicolo di un’istanza più ampia, quella di un’identità consapevole e svincolata da costrizioni e stereotipi. L’impiego di un lessico inclusivo, come l’adozione dello schwa, e la strutturazione dei capitoli tramite mappe semantiche, denotano un approccio che mira a deostruire e ricostruire il linguaggio per abbracciare nuove prospettive. La sologamia viene così interpretata come una forma di ribellione cosciente, un atto politico che, attraverso la celebrazione del sé, sfida le convenzioni e promuove una riflessione sull’autonomia individuale e collettiva, come dimostrato anche dal suo progetto digitale Sologamy.org.
Le implicazioni relazionali della sologamia
Contrariamente a una percezione superficiale, la sologamia non preclude la formazione di legami interpersonali; al contrario, si propone di magnificarli. L’autrice sottolinea come il rafforzamento della propria sicurezza interiore e il raggiungimento di un appagamento autonomo siano i presupposti per edificare relazioni più autentiche e profonde. Sposare se stessi diviene un atto strategico per discernere i rapporti nutritivi da quelli potenzialmente tossici. L’emancipazione raggiunta tramite la sologamia scardina le pressioni sociali e culturali, manifestando una libertà di scelta che, partendo dall’individuo, riverbera positivamente sulla sua capacità di connettersi con gli altri in maniera più equa e soddisfacente.
Per approfondimenti:
- Sito ufficiale di Elena Ketra
Portale dell’artista con aggiornamenti sui progetti, inclusi dettagli sull’inserimento di “sologamia” nei neologismi Treccani 2025 e approfondimenti sul progetto Sologamy.org, oltre a interviste e iniziative correlate all’empowerment personale. - Intervista a Elena Ketra su La Voce di New York
Approfondimento sul significato filosofico e sociale della sologamia, con dichiarazioni esclusive dell’artista sul rapporto tra autoconsapevolezza, inclusione e relazioni umane, corredato da esempi pratici del funzionamento della piattaforma digitale. - Piattaforma Sologamy.org
Sito interattivo creato da Ketra per celebrare matrimoni simbolici con sé stessə, inclusa la generazione di certificati artistici unici e la spiegazione delle promesse di autoamore e cura personale alla base del rituale. - Saggio su sologamia ed emancipazione (Exibart)
Analisi dettagliata del libro “Sologamia. L’arte di sposare sé stessə”, con focus sulla decostruzione del matrimonio tradizionale, l’uso dello schwa come strumento inclusivo e il legame tra autoaccettazione e relazioni sociali autentiche.
