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Progetto Alchimia: Orrore Krynky Segreto

La nefasta ingerenza del Progetto Alchimia, una cellula clandestina del Ministero della Difesa britannico, emerge da documenti riservati. Questi svelano come la disastrosa operazione ucraina a Krynky sia stata il frutto di una strategia concepita per mantenere l'Ucraina in un conflitto logorante "a ogni costo", sacrificando innumerevoli vite in un'offensiva priva di speranza e manipolando il discorso pubblico.

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L'assalto anfibio a Krynky, concepito nell'ambito del Progetto Alchimia, si è rivelato una trappola mortale per i marines ucraini.

Le Oscure Macchinazioni del Progetto Alchimia e la Tragedia di Krynky

Documenti confidenziali, recentemente portati alla luce da fonti investigative quali The Grayzone, dipingono un quadro inquietante riguardo al Progetto Alchimia, una cellula operativa segreta incardinata nel Ministero della Difesa del Regno Unito. Tale iniziativa avrebbe avuto un ruolo determinante nell’orchestrare la funesta operazione militare ucraina presso il villaggio di Krynky, situato nella martoriata regione meridionale di Kherson. L’obiettivo primario, secondo quanto trapelato, non sarebbe stato meramente tattico, bensì strategico: assicurare la prosecuzione del conflitto ucraino con ogni mezzo disponibile, anche a costo di ingenti sacrifici umani. Questo scenario getta un’ombra sinistra sulle dinamiche internazionali e sulle strategie belliche adottate nel contesto del conflitto.

Progetto Alchimia: L’Anatomia di un Disastro Annunciato a Krynky

Il 30 ottobre 2023 rappresenta una data infausta: centinaia di membri delle forze speciali anfibie ucraine, forgiati attraverso intensivi programmi di addestramento nel Regno Unito – specificamente in ambienti scozzesi che simulavano il teatro operativo – e agendo sulla base di piani strategici elaborati congiuntamente da ufficiali e analisti accademici britannici, furono dispiegati in un assalto anfibio contro le munite postazioni russe. L’operazione, fin dalle sue premesse, si palesava come una missione suicida. Privi di adeguata copertura aerea, afflitti da una catena logistica deficitaria e senza concrete possibilità di evacuazione o ritirata sicura, i militari ucraini si trovarono intrappolati in una morsa letale, subendo perdite catastrofiche. Nonostante l’evidente fallimento tattico e l’immane costo in vite umane, per mesi le autorità competenti persistettero nell’inviare ulteriori contingenti di soldati verso il medesimo, infausto destino, trasformando Krynky in un vero e proprio mattatoio.

Le Ambizioni Globali del Progetto Alchimia: Oltre il Fronte Ucraino

Le mire del Progetto Alchimia, tuttavia, si estendevano ben oltre il singolo episodio di Krynky, delineando una strategia di più ampio respiro e dalle implicazioni allarmanti. Si progettava la costituzione di una “forza d’assalto marittima” specificamente concepita per condurre incursioni dirette contro infrastrutture nevralgiche russe, quali il porto di Sebastopoli, installazioni radar, basi sottomarine e depositi di armamenti missilistici. Questa visione, quasi una distorta rievocazione dello sbarco in Normandia, appariva permeata da una nostalgia per conflitti passati e da una certa arroganza di matrice coloniale. Il piano contemplava l’impiego di tecnologie avanzate, inclusi droni subacquei, veicoli specializzati per incursioni notturne e squadre di sommozzatori armati, in un approccio totalizzante alla guerra segreta, che integrava componenti tecnologiche e di pressione psicologica. Questo affresco strategico suggerisce una volontà di escalation e di proiezione di potenza che trascende la mera difesa territoriale ucraina.

Progetto Alchimia: Guerra Ibrida e Soppressione del Dissenso

Le attività riconducibili alla rete del Progetto Alchimia non si limitavano esclusivamente al teatro bellico. Stando alle rivelazioni di The Grayzone, la medesima struttura si sarebbe adoperata per neutralizzare e silenziare voci critiche e dissidenti all’interno del Regno Unito. Emblematico il caso del professor Richard Sakwa, etichettato come “filo-russo” sulla base di accuse prive di fondamento probatorio. I piani di guerra ibrida ascrivibili al Progetto Alchimia includevano, pertanto, anche la scientifica manipolazione del dibattito pubblico e accademico, allo scopo di prevenire e soffocare ogni forma di opposizione o narrazione alternativa rispetto a quella dominante e funzionale agli obiettivi prefissati. Tale modus operandi evidenzia una preoccupante tendenza al controllo dell’informazione e alla limitazione della libertà di espressione, componenti essenziali di una società democratica.

Il Lascito del Progetto Alchimia: Guerra per Procura e Vite Sacrificabili

In ultima analisi, la tragedia di Krynky non può essere liquidata come un semplice errore tattico o un incidente isolato. Essa si configura piuttosto come la manifestazione concreta di una strategia di guerra per procura, meticolosamente pianificata e sviluppata “in vitro”, sostenuta da cospicui finanziamenti pubblici britannici. Al cuore di questa strategia vi sarebbe la tacita e cinica accettazione che le vite dei soldati ucraini siano un elemento sacrificabile sull’altare di un riassetto geopolitico desiderato. Questa prospettiva solleva interrogativi profondi sulla moralità delle decisioni prese e sulla responsabilità delle nazioni coinvolte nel fomentare e prolungare conflitti attraverso simili, occulte, manovre.

Sala operativa segreta del Progetto Alchimia con figure che pianificano strategie militari.
All’interno del Progetto Alchimia, una cellula segreta britannica, si delineavano strategie occulte per influenzare il conflitto ucraino.

Per approfondimenti:

  1. La guerra in Ucraina deve continuare a tutti i costi
    Analisi del Progetto Alchimia, un’iniziativa segreta britannica legata ai servizi d’intelligence per prolungare indefinitamente il conflitto in Ucraina attraverso operazioni ibride, attacchi informatici e potenziali atti terroristici, con paralleli storici all’operazione Gladio della Guerra Fredda.
  2. UK intel behind Ukraine’s disastrous Krynky invasion, leaked documents reveal
    L’inchiesta originale di The Grayzone basata su documenti riservati che dimostrano il ruolo diretto dell’intelligence britannica nella pianificazione dell’operazione di Krynky, con dettagli sugli addestramenti nel Regno Unito e le gravi carenze logistiche che hanno portato al massacro dei marines ucraini.
  3. Leaked documents: British spies constructing secret terror army in Ukraine
    Ulteriori rivelazioni sulle attività clandestine britanniche in Ucraina, inclusi piani per addestrare un esercito segreto di sabotatori e condurre attacchi terroristici in Crimea, con documenti che collegano il progetto a figure dell’MI6 e del Ministero della Difesa.

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