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Allarme Inflazione: il tuo incubo

L'analisi di J.P. Morgan delinea uno scenario fosco: un conflitto con l'Iran proietterebbe il greggio a 120$, innescando un'ondata di inflazione globale fino al 5% negli USA. Questo evento non solo riscriverebbe le strategie monetarie della Fed, ma si abbatterebbe direttamente su famiglie e imprese con rincari su energia e beni essenziali, erodendo salari e profitti in un contesto già fragile.

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L'impennata dei prezzi del petrolio minaccia di scatenare un'ondata di inflazione globale.

L’impatto di un conflitto sull’inflazione e i mercati

L’infausto presagio di J.P. Morgan delinea uno scenario potenzialmente esiziale per l’economia globale, dove un’aggressione militare verso l’Iran fungerebbe da catalizzatore per una drammatica impennata del greggio fino a 120 dollari al barile. Tale evento innescherebbe una severa recrudescenza del processo di inflazione negli Stati Uniti, con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) proiettato a raggiungere la soglia critica del 5%. Una simile prospettiva, sebbene perniciosa per le economie occidentali, potrebbe rappresentare un’opportunità insperata per le nazioni esportatrici di petrolio bisognose di liquidità e per figure politiche, come Netanyahu, alla ricerca di un consolidamento del consenso interno attraverso la classica dinamica del “rally ‘round the flag” generata da un conflitto.

La reazione a catena dei mercati e il rischio inflazione

Le avvisaglie di una tale congiuntura si sono già manifestate con virulenza sui mercati finanziari. In seguito ai primi attacchi mirati di Israele in territorio iraniano, si è assistito a una repentina deflagrazione dei valori del petrolio, con il Brent che ha superato i 78 dollari e il WTI i 76,6, registrando incrementi giornalieri superiori al 10%. Questa turbolenza ha innescato una generalizzata avversione al rischio: le piazze azionarie globali hanno subito contrazioni significative, mentre beni rifugio per antonomasia come l’oro hanno toccato nuovi apici storici. Parallelamente, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono scesi sotto il 4,4%, segnalando una fuga verso asset più sicuri, e valute come lo yen e il franco svizzero si sono rafforzate.

Le conseguenze dell’inflazione per cittadini e imprese

L’effetto domino di questa instabilità geopolitica si ripercuote inevitabilmente sulla vita quotidiana della popolazione. La spirale dell’inflazione, alimentata dal rincaro dei prodotti energetici, si traduce in un immediato aggravio dei costi per i carburanti, le bollette e i beni di consumo primari. In questo quadro, famiglie e imprese si trovano a fronteggiare una nuova ondata di aumenti con retribuzioni stagnanti e margini di profitto sempre più assottigliati. Il fardello più pesante, come sovente accade nelle crisi internazionali, viene scaricato sulle spalle dei civili, costretti a subire le conseguenze più concrete di decisioni prese in altre sedi.

Mano che stringe delle banconote davanti a un carrello vuoto, simbolo della perdita di potere d'acquisto dovuta all'inflazione.
L’aumento dei prezzi erode il potere d’acquisto delle famiglie, come simboleggiato da questa immagine.

Per approfondimenti:

  1. Il petrolio vola dopo gli attacchi di Israele all’Iran: ecco dove può arrivare
    Analisi immediata dei rialzi del Brent (fino a 78 dollari) e degli scenari geopolitici dopo l’attacco israeliano, con focus sui rischi per lo Stretto di Hormuz e la produzione mediorientale
  2. Petrolio alle stelle dopo l’attacco israeliano: Brent verso i 75 dollari il barile ma potrebbe arrivare a 150
    Dettaglio sull’impennata storica del greggio (+9%) e sugli scenari estremi di JP Morgan (fino a 130-150 dollari), con implicazioni per inflazione e strategie Opec
  3. An attack on Iran can push oil to $120/bbl, CPI to 5%, J.P. Morgan says
    Sintesi della ricerca originale di JP Morgan che quantifica l’impatto di un conflitto su petrolio e inflazione USA, con base a $60-70 e picco a $120 in scenari critici
  4. Allarme J.P. Morgan: “Un attacco all’Iran farà schizzare il petrolio a 120$”. Torna l’incubo inflazione
    Approfondimento sulle conseguenze macroeconomiche dello shock petrolifero, inclusi possibili ricalcoli della Federal Reserve sui tassi e pressioni sull’amministrazione USA

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