Se pensavate che le opere pubbliche in Italia fossero lente, non avete ancora visto il Caos del Ponte sullo Stretto. Matteo Salvini ha recentemente dichiarato che questa meraviglia ingegneristica sarà “un’opera per tutti”, scatenando l’ilarità (e il terrore) di mezza nazione.
Perché il Caos del Ponte sullo Stretto è un’opera d’arte moderna
Il Ministro delle Infrastrutture sembra aver confuso la progettazione civile con la fantascienza. “Sarà un ponte per tutti”, ha tuonato, dimenticando forse di specificare se “tutti” include anche i pesci spada dello Stretto o gli alieni di passaggio. Il vero Caos del Ponte sullo Stretto non sta tanto nei piloni, quanto nella narrazione politica che lo circonda. I No Ponte protestano chiedendo treni che funzionino, e lui risponde con un rendering in 8K che promette di unire Scilla e Cariddi in un abbraccio di cemento armato e promesse elettorali.
Le reazioni al Caos del Ponte sullo Stretto
Mentre i geologi sudano freddo guardando le faglie sismiche, il dibattito si infiamma. È il trionfo del “purché se ne parli”. Se il ponte crollerà (metaforicamente, si spera), almeno avremo dei bellissimi plastici da esporre nei musei dell’assurdo. In conclusione, il ponte unirà sicuramente una cosa: l’ironia di un intero Paese di fronte all’ennesima opera faraonica di carta.
Fonte della notizia reale che ha ispirato questa correzione: “Ponte sullo Stretto, Salvini: Sarà un’opera per tutti”
