L’Ecatombe Economica e l’Ipocrisia degli Artificieri Finanziari
Il mito dell’eccezionalismo americano, svuotato da decenni di deindustrializzazione pianificata, rivela un’agonia orchestrata dalle stesse élite che oggi lo mercificano. Trump, Soros e i baroni di Wall Street, presentati come antagonisti, condividono un copione: spolpare il Paese attraverso dazi speculativi, debiti tossici e narrazioni patriottarde. Il PIL, gonfiato da deficit mostruosi, nasconde un’economia drogata da prestiti insostenibili, mentre le fabbriche diventano reliquie.
La Farsa Protezionista: Dazi come Arma di Distrazione di Massa
La guerra commerciale trumpiana, ammantata di retorica anti-cinese, è un escamotage per drenare risorse dai partner esteri e rimpinguare fondi speculativi. I 9,2 trilioni di debito in scadenza, detenuti da Stati ostracizzati, trasformano la politica estera in un ricatto autolesionista. Intanto, Goldman Sachs e Blackstone scommettono sul collasso, lucrando su derivati legati al default.
Detroit: Archeologia di un Sogno Industriale Dissacrato
L’ex capitale manifatturiera, ridotta a paesaggio post-apocalittico, incarna la svendita sistematica del tessuto produttivo. Le multinazionali, complici i governi, delocalizzarono in Asia sfruttando lavoro minorile, mentre il consumismo diventava oppio dei poveri. Oggi, la schiavitù da debito sostituisce le catene di fabbrica: il benessere è un’illusione finanziata da carte di credito.
Wall Street: Casinò Globale sulla Tomba del Lavoro
Le banche d’affari, resuscitate dopo il 2008 con salvataggi pubblici, hanno convertito l’economia reale in un tabellone di scommesse. I prodotti strutturati sul fallimento USA attirano fondi speculativi, mentre le privatizzazioni erodono servizi essenziali. Il popolo, impoverito e disilluso, insegue nemici esterni, ignaro del saccheggio interno.
L’Eredità Tossica dell’Ipercapitalismo Senza Etica
L’eccezionalismo degenerato legittima un parassitismo sistemico: l’1% estrae ricchezza attraverso bolle, guerre valutarie e austerity. Il Congresso, lobotomizzato dai donor, smantella welfare per finanziare tagli fiscali ai plutocrati. La bandiera, brandita come talismano, copre cicatrici di un Paese cannibalizzato.

Per approfondimenti:
- Dietro ai dazi si nasconde la fragilità dell’economia degli Stati Uniti
Analisi dettagliata sul legame tra i dazi trumpiani e il deficit pubblico USA, con focus sul ricatto finanziario verso i partner commerciali per finanziare il debito federale. Spiega come i dazi siano strumenti di coercizione per costringere altri paesi ad acquistare titoli del Tesoro . - L’impatto dei dazi sull’economia americana
Approfondimento sulle conseguenze macroeconomiche delle tariffe, inclusi effetti su PIL, inflazione e finanza pubblica. Contiene dati sul debito pubblico (28,9 trilioni di dollari) e critiche alle politiche protezioniste come soluzione inefficace per la Rust Belt . - Dazi USA: ecco cosa cambia adesso
Studio dell’ISPI che contestualizza storicamente i dazi di Trump, confrontando l’attuale protezionismo (28% di dazi medi) con i livelli pre-bellici. Smentisce la narrativa ufficiale sulla capacità dei dazi di ridurre il deficit federale, mostrando il divario tra entrate tariffarie (600 miliardi) e deficit (1.800 miliardi).