giovedì, 19 Giugno 2025
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Allarme Alchemy: Blackout Imminenti!

Dalle interruzioni di corrente a Londra e nella penisola iberica, passando per misteriosi silenziamenti digitali e inquietanti esercitazioni Nato su cyberattacchi alle reti energetiche, emerge un quadro perturbante. Documenti riservati svelano il "Progetto Alchemy", un'operazione clandestina britannica. Potrebbe essere questa la chiave di volta per comprendere una potenziale destabilizzazione energetica pianificata?

La Sconcertante Rivelazione del Progetto Alchemy e le Tenebre Londinesi

Un’inquietante prospettiva si delinea all’orizzonte energetico britannico, una che prefigura mesi di oscurità e disagio, ma la cui eziologia non risiederebbe in cause esterne come conflitti geopolitici o bizzarrie cosmiche. L’avversario, stavolta, è endogeno: la tanto decantata transizione ecologica. Persino il quotidiano The Telegraph, in una sua edizione dell’11 maggio 2025, ha dovuto ammettere come la precipitosa virata dal gas metano – vettore energetico caratterizzato da stabilità – verso le fonti rinnovabili – intrinsecamente aleatorie e non dispacciabili – stia seriamente inficiando la resilienza dell’intero sistema elettrico del Regno Unito. Il fulmineo blackout che ha gettato nel caos la metropolitana di Londra, intrappolando migliaia di utenti nel sottosuolo e spegnendo ogni illuminazione, ne rappresenta la prima, tangibile avvisaglia. Lungi dall’essere un episodio sporadico, esso suona come un sinistro presagio di quella che potrebbe assurgere a “nuova normalità”. Il gestore della rete nazionale ha già lanciato segnali di allarme, alimentando il legittimo sospetto che tale “rischio sistemico” non sia un mero effetto collaterale, bensì un elemento costitutivo del piano Net Zero. Una destabilizzazione energetica orchestrata, abilmente mascherata da progresso, il cui nome in codice potrebbe essere proprio Alchemy.

Anomalie Precedenti e il Silenzio Digitale su Alchemy

Il tessuto degli eventi anomali si era già infittito precedentemente. Nel novembre 2024, l’analista Alex Krainer aveva posto l’accento su un accadimento perturbante: il simultaneo spegnimento delle webcam pubbliche londinesi, avvenuto il 2 settembre alle ore 16:51, con l’ultima immagine trasmessa da Westminster Bridge. Un blackout informatico impeccabile, privo di qualsiasi delucidazione ufficiale. Krainer ipotizzò che tale oscuramento digitale fosse il prologo di un’operazione condotta sotto mentite spoglie, finalizzata a precostituire il casus belli per una futura escalation nei confronti della Russia. Questi eventi, se correlati al Progetto Alchemy, assumono una luce ancora più sinistra, suggerendo una preparazione del terreno informativo e psicologico.

L’Interruzione Iberica e le Sospette Manovre di Alchemy

Un’ulteriore tessera si aggiunge al mosaico il 28 aprile 2025, quando un esteso blackout colpisce la Spagna, il Portogallo e porzioni della Francia meridionale. Le narrazioni ufficiali si rifugiano dietro generici “inconvenienti tecnici”. Tuttavia, Red Eléctrica, l’ente gestore della rete spagnola, ha registrato la repentina sottrazione di ben 10 GW di produzione fotovoltaica dai flussi energetici monitorati, quasi che una sezione della rete fosse stata deliberatamente neutralizzata. L’ipotesi di un’incursione cibernetica viene insistentemente adombrata, al punto che le stesse autorità iberiche avviano un’inchiesta per possibile sabotaggio. Il sospetto che dietro queste manovre possa celarsi la mano invisibile di un’operazione come Alchemy, volta a testare le vulnerabilità del sistema, si fa strada.

Esercitazioni Europee e la Sincronia con Alchemy

È in questo contesto che emerge una sincronia temporale difficilmente ascrivibile al caso: tra aprile e giugno 2024, l’Unione Europea, per il tramite dell’ENISA (Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Informatica), orchestrava l’esercitazione denominata Cyber Europe 2024. La finalità dichiarata era la simulazione di attacchi informatici su vasta scala diretti contro infrastrutture energetiche critiche, reti di distribuzione elettrica e smart grid. Lo scenario operativo contemplava una crisi energetica scaturita da acute tensioni geopolitiche, con conseguenti blackout a cascata. La concomitanza con gli eventi reali, specialmente se letta alla luce delle rivelazioni sul Progetto Alchemy, solleva interrogativi profondi sulla natura di tali simulazioni: mere esercitazioni o prove generali di uno scenario indotto?

Il Progetto Alchemy: Destabilizzazione Documentata

A corroborare questo quadro già denso di ombre, giungono le pubblicazioni di The Grayzone, che nello stesso torno di tempo ha diffuso documenti dirompenti relativi a un’operazione classificata del Ministero della Difesa del Regno Unito: il Progetto Alchemy. Si tratterebbe di un’unità clandestina specificamente istituita per condurre operazioni di guerra psicologica e strategica in connessione con il conflitto ucraino. Alchemy, quindi, trascende la dimensione della mera congettura per assurgere a realtà documentale. La sua azione si dispiega nel campo della destabilizzazione mirata, della manipolazione informativa e della creazione di crisi simulate, perseguendo obiettivi politici di vasta portata. L’architettura degli eventi – blackout effettivi, simulazioni istituzionali e operazioni militari coperte – pur apparendo eterogenea, sembra convergere verso un’unica strategia. Tale strategia parrebbe mirare alla profonda riconfigurazione dell’assetto energetico globale, alla militarizzazione delle emergenze e al ferreo controllo della narrazione pubblica. Quando l’interruttore verrà abbassato, la spiegazione ufficiale potrebbe invocare l’instabilità solare, l’incostanza eolica, il sovraccarico della rete o l’ennesimo attacco hacker di matrice russa. Ma diviene sempre più plausibile che la sceneggiatura di tale realtà sia stata redatta con largo anticipo, su uno schermo deliberatamente oscurato.

Rappresentazione grafica di una rete energetica europea sotto attacco, con simboli del Progetto Alchemy e sabotaggio.
Un attacco cibernetico o un sabotaggio pianificato? Il Progetto Alchemy e la vulnerabilità delle infrastrutture energetiche europee.


Per approfondimenti:

  1. Le fonti di energia rinnovabili hanno avuto un ruolo nell’enorme blackout in Spagna? – Il Post
    Analisi tecnica sul blackout iberico del 28 aprile 2025, con focus sul possibile ruolo delle energie rinnovabili nell’instabilità della rete elettrica. L’articolo esplora le dinamiche delle disconnessioni fotovoltaiche, l'”inerzia sintetica” e le criticità infrastrutturali, citando fonti ufficiali come Red Eléctrica e esperti del settore .
  2. Blackout in Spagna e Portogallo, Sanchez annuncia commissione d’inchiesta – Rainews
    Cronaca dettagliata dell’evento, con aggiornamenti in tempo reale sulle indagini ufficiali, le dichiarazioni del governo spagnolo e i sospetti di sabotaggio. Include dati tecnici sulla caduta di 15 GW dalla rete e riferimenti all’apertura di un’inchiesta penale per possibili attacchi alle infrastrutture critiche .
  3. Britain could face months-long blackouts because of net zero – The Telegraph
    Articolo che collega esplicitamente la transizione verde britannica ai rischi di blackout sistemici, citando rapporti ufficiali sul calo di stabilità della rete, i costi per i contribuenti (£1 miliardo/anno) e le critiche alla strategia di Ed Miliband. Menziona il precedente iberico come monito .
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