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Scontro Meloni-Opposizione: Applausi per la Miglior Sceneggiata

Mentre il Paese attende risposte, alla Camera va in scena l'ultima replica di "Litigi a Montecitorio". Un'analisi semiseria dell'epico scontro Meloni-opposizione, dove i contenuti sono un optional e la performance è tutto. Chi vincerà la prossima puntata?

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Scontro Meloni opposizione in parlamento rappresentato come una locandina di un film drammatico.
Il cast stellare dell'ultima produzione andata in scena a Montecitorio.
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Un Cast Stellare per un Copione Già Visto

Signore e signori, benvenuti alla prima dell’ultima, imperdibile produzione del Teatro Montecitorio: “Lo Scontro”. Anche ieri, in occasione delle comunicazioni del Premier in vista del Consiglio Europeo, il pubblico ha potuto assistere a una performance mozzafiato, un dramma avvincente che ha visto protagonisti i migliori attori della scena politica italiana. L’epico scontro Meloni opposizione ha tenuto tutti con il fiato sospeso, non tanto per la suspense (il finale è sempre lo stesso), quanto per la pura e semplice incredulità. La trama, come al solito, era un pretesto: l’Europa, la pace, l’economia. Ma il vero spettacolo era negli occhi di fuoco, nelle voci impostate e nelle accuse lanciate come torte in faccia in una comica di Stanlio e Ollio.

La Trama: un pretesto chiamato Europa

La regia, seppur invisibile, ha saputo orchestrare magistralmente i tempi comici e drammatici. L’atto primo ha visto Giorgia Meloni, nel ruolo della protagonista tormentata, difendere la sua visione con la fermezza di chi sa di avere la maggioranza, a prescindere da ciò che dice. A farle da contraltare, un duo d’eccezione: Elly Schlein, con la sua interpretazione sentita e appassionata dell’outsider indignata, e Giuseppe Conte, maestro del monologo populista sussurrato con finta umiltà. Le loro performance sono state un crescendo di pathos, culminato in un finale aperto che lascia presagire innumerevoli sequel.

Le Migliori Battute (che non risolvono problemi)

Impossibile non citare alcune delle battute più memorabili, quelle che il pubblico ricorderà a lungo, o almeno fino alla prossima replica. “Lei infanga l’Italia!”, ha tuonato la Premier. “Voi siete subalterni a Trump!”, ha replicato la segretaria del PD. “Questo è un film in bianco e nero!”, ha sentenziato l’ex Avvocato del Popolo. Dialoghi brillanti, degni di un film di serie B, che hanno il pregio di non affrontare neanche per sbaglio un problema reale. D’altronde, a chi importa della sanità o delle bollette quando si può assistere a un duello così avvincente?

Critica della Regia: Manca un Finale

In conclusione, lo spettacolo merita una standing ovation per l’impegno degli attori. Tuttavia, la critica non può non notare una certa ripetitività nel copione e una totale assenza di sviluppo dei personaggi. Ogni puntata si conclude con un nulla di fatto, lasciando lo spettatore (il cittadino) con un senso di vuoto e la sgradevole sensazione di aver pagato un biglietto troppo caro per uno spettacolo che non porta da nessuna parte. Attendiamo con ansia la prossima stagione, sperando in un colpo di scena. O, più realisticamente, nella stessa identica trama.

Fonte della notizia reale che ha ispirato questa correzione: “Scontro frontale alla Camera tra Meloni, Conte e Schlein”

PER APPROFONDIMENTI

  • CAMERA DEI DEPUTATI: Il sito ufficiale del teatro. Qui potete leggere i verbali, ovvero il copione ufficiale dello spettacolo, senza l’interpretazione degli attori. Molto meno divertente.
  • WIKIPEDIA – RETORICA: Un utile manuale per capire le tecniche usate dai nostri protagonisti per sembrare convincenti mentre non dicono assolutamente nulla.
  • IMDB – HOUSE OF CARDS: Una serie TV sulla politica. La differenza è che lì i personaggi sono consapevoli di recitare. E sono scritti meglio.

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