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Caos Geopolitica: Bruxelles Balbetta

Mentre il mondo è scosso da droni, missili e minacce doganali, l'Europa si mostra inerme. La geopolitica globale è in ebollizione: Putin e Trump alzano la posta, l'UE annaspa tra dazi, il declino del Green Deal e la sua intrinseca vulnerabilità. Un'analisi critica delle dinamiche internazionali e delle reazioni, spesso inadeguate, del Vecchio Continente di fronte a sfide epocali.

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Mentre il mondo brucia tra attacchi di droni e tensioni internazionali, la burocrazia europea sembra persa nei meandri dei regolamenti.

Geopolitica: La Farsa Continua tra Droni e Dazi Globali

Nel turbinio degli eventi globali, emerge una disarmante dissonanza tra le minacce incombenti e le reazioni spesso flebili o dilatorie. La geopolitica attuale è un palcoscenico su cui si consumano drammi di portata epocale, mentre le istituzioni sovranazionali, come l’Unione Europea, sembrano intrappolate in un labirinto burocratico. Recenti sviluppi in Ucraina hanno mostrato una recrudescenza degli attacchi, con droni ucraini che hanno sfiorato il perimetro di sicurezza di figure di spicco, innescando rappresaglie missilistiche che hanno devastato centri urbani e mietuto vittime innocenti. Questo escalation evidenzia la natura sempre più volatile e imprevedibile dei conflitti moderni, dove la guerra non è più confinata ai campi di battaglia tradizionali, ma si estende ai cieli e al cyberspazio, con echi che risuonano anche nel dibattito pubblico e sui social media, amplificati da voci influenti che commentano con toni spesso perentori e poco diplomatici.

L’Offensiva Commerciale di Trump e la Vulnerabilità Europea

Parallelamente agli scenari bellici, un’altra tempesta si profila all’orizzonte economico: la politica commerciale aggressiva degli Stati Uniti. L’annuncio di dazi punitivi, in particolare un’aliquota del 50% sui prodotti europei, ha gettato nel panico le cancellerie del continente, evidenziando la loro intrinseca vulnerabilità. Questa mossa, percepita da molti come una vera e propria estorsione diplomatica, ha messo in luce la disomogeneità e la lentezza decisionale dell’Unione Europea. Mentre altre potenze globali, come Canada, Messico e Cina, hanno prontamente reagito alle provocazioni commerciali, l’UE si è dibattuta in un’infinita serie di consultazioni e proroghe, rivelando una mancanza di coesione e una certa inefficacia nel proteggere i propri interessi economici vitali. Il tentativo di mediazione da parte di alcuni leader europei, seppur lodevole, evidenzia la frammentazione delle risposte e la difficoltà di presentare un fronte unito.

Il Declino del Green Deal e la Realpolitik Economica

Il dibattito interno all’Unione Europea si è concentrato anche sulla revisione, o meglio, sul ridimensionamento, del tanto acclamato Green Deal. Quello che era stato inizialmente salutato come un faro di progresso ecologico, si sta ora rivelando un fardello economico insostenibile per molte industrie europee. La ritirata di alcuni dei suoi più ferventi sostenitori, come Francia e Germania, sottolinea il primato della realpolitik economica sull’idealismo ambientalista. Le recenti “semplificazioni” proposte per salvare il Green Deal non nascondono una sostanziale retromarcia, dettata dalla consapevolezza che l’eccessivo onere normativo e i costi associati stavano compromettendo la competitività delle imprese europee. La Corporate Sustainability Due Diligence, ad esempio, pur nobile negli intenti, rischia di spingere le aziende a delocalizzare la produzione in paesi con normative ambientali meno stringenti, paradossalmente indebolendo la posizione europea e creando un effetto boomerang.

Il Divario Digitale e la Difficoltà di Reazione Europea

In questo contesto di sfide geopolitiche ed economiche, emerge anche un preoccupante divario digitale che affligge l’Europa. Nonostante un’elevata esportazione di merci verso gli Stati Uniti, il continente si trova in una posizione di netta debolezza nel settore dei servizi digitali, accumulando un deficit annuale di centinaia di miliardi di euro. Questa asimmetria è aggravata dal fatto che molte delle principali piattaforme digitali globali hanno la loro sede legale all’interno dell’UE, beneficiando delle normative locali senza necessariamente contribuire in maniera proporzionata alle economie nazionali. La difficoltà dell’Europa nel reagire a queste dinamiche è palpabile. L’idea di implementare dazi ritorsivi, seppur comprensibile da un punto di vista emotivo, rischia di essere un’azione autolesionista, colpendo settori chiave dell’economia europea come l’alimentare, l’automotive e la tecnologia, ovvero i pochi settori in cui l’Europa mantiene ancora una certa competitività. La mancanza di una strategia coesa e proattiva continua a esporre l’Unione Europea a minacce esterne, sia sul piano diplomatico che su quello commerciale.

Immagine simbolica di una bilancia che confronta dazi commerciali e conflitti globali, con lo sfondo del Parlamento Europeo, rappresentando l'impatto geopolitico.
Il mondo in bilico tra l’impatto dei dazi e l’escalation dei conflitti, mentre l’Europa cerca un precario equilibrio.

Per approfondimenti:

  1. Trump rimanda i dazi del 50% per l’Ue, poi commenta la guerra in Ucraina
    Analisi dell’annuncio di Trump sul rinvio al 9 luglio dei dazi del 50% sulle merci UE, con dichiarazioni sulla guerra in Ucraina e critiche a Putin (“completamente impazzito”) e Zelensky (“meglio che stia zitto”). Include la reazione UE attraverso il commissario Šefčovič .
  2. ‘Hero Under Fire’: As Putin Visited Kursk, the Kremlin Told Russians That He Was Dodging Ukrainian Drones
    Investigazione sull’episodio dei droni a Kursk: fonti anonime rivelano che l’attacco all’elicottero di Putin fu una messinscena del Cremlino per costruire l’immagine di un “eroe sotto fuoco”, mentre misure di sicurezza reali erano estreme .
  3. La direttiva sulla sostenibilità delle filiere diventa legge: ecco cosa cambia
    Dettagli sulla direttiva UE Csddd che impone alle grandi aziende di monitorare impatti ambientali e diritti umani nelle filiere, con scadenze dal 2027. Critiche ai costi per le imprese e opportunità per le PMI certificate .

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