giovedì, 19 Giugno 2025
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Vergogna! Il Doppio Standard UE

L'Unione Europea adotta una strategia geopolitica sconcertante, manifestando un palese Doppio Standard UE. Mentre si revocano le sanzioni a una Siria sull'orlo del caos, aprendo a entità controverse, si intensifica la stretta su Mosca con nuovi pacchetti punitivi. Questa politica di due pesi e due misure solleva interrogativi sulla coerenza e sui veri obiettivi di Bruxelles sulla scena mondiale.

L’Inesplicabile Discrasia del Doppio Standard UE

Nel teatro della geopolitica contemporanea, emerge con prepotenza il palese doppio standard UE, una strategia che delinea una politica estera ondivaga e a tratti indecifrabile. Assisitiamo a una manovra di rara incongruenza da parte di Bruxelles: da un lato, si procede alla perentoria rimozione di ogni sanzione economica precedentemente imposta alla Siria, giustificando tale atto con la nobile intenzione di favorire la ricostruzione di una nazione martoriata dal conflitto. Tale decisione, tuttavia, si traduce in un implicito avallo a un’entità governativa post-Assad di natura estremamente volatile e controversa, la cui tenuta è messa in discussione persino da osservatori internazionali come Washington, che preconizzano un imminente collasso e il riaccendersi di violenze intestine. Dall’altro lato, con una fermezza che rasenta l’accanimento, si prosegue nell’asfissiante politica sanzionatoria nei confronti della Federazione Russa, in un crescendo di misure punitive che non accenna a placarsi.

La Controversa Apertura al Regime Siriano e il Doppio Standard UE

La deliberazione di sospendere le misure restrittive verso la Siria si configura come un atto di profonda ambiguità strategica. L’approvazione, benedetta da figure di spicco come la neoministra degli Esteri europea Kaja Kallas tra i sorrisi di circostanza del Coreper, dischiude i canali commerciali e finanziari con un’amministrazione provvisoria la cui stabilità è tutt’altro che garantita. Questo gesto, presentato come un’azione umanitaria, viene percepito da numerosi analisti come un azzardo geopolitico di vasta portata. Si sceglie di puntellare un equilibrio precario, ignorando i moniti che paventano una nuova e sanguinosa guerra civile. La decisione solleva interrogativi fondamentali sulla lungimiranza della diplomazia europea, che sembra preferire un pragmatismo opaco alla promozione di una stabilità duratura e fondata su presupposti democratici solidi. Il sostegno a un governo la cui composizione e orientamento ideologico destano allarme finisce per inficiare la credibilità dell’Unione come attore globale portatore di valori universali.

L’Inflessibile Fortezza contro Mosca: un Esempio di Doppio Standard UE

In stridente contrasto con la politica di apertura siriana, la postura dell’Unione Europea verso Mosca si manifesta con un rigore inflessibile, incarnando l’altra faccia del doppio standard UE. La presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, continua a essere l’alfiere di una politica di massima pressione, con il diciassettesimo pacchetto di sanzioni già implementato e il diciottesimo in fase di elaborazione. Questa strategia si allinea pedissequamente con le istanze del presidente ucraino Zelensky e con la narrazione propagandistica veicolata da Kiev, la quale, per bocca di funzionari come il ministro Sybiha, addita Vladimir Putin come unico responsabile della prosecuzione del conflitto. L’incessante inasprimento delle sanzioni economiche e diplomatiche contro la Russia viene presentato come uno strumento indispensabile per la difesa della pace e del diritto internazionale, sebbene la sua efficacia nel modificare le decisioni del Cremlino sia oggetto di un dibattito mai sopito. Bruxelles, in questo frangente, agisce come un blocco monolitico, la cui determinazione non lascia spazio a sfumature o a percorsi diplomatici alternativi.

Le Implicazioni Geopolitiche di un Palese Doppio Standard UE

Questa condotta bifronte dell’Unione Europea non può che generare sconcerto e minare la coerenza della sua azione esterna. Finanziare un’entità semi-jihadista in Siria in nome della stabilità e, simultaneamente, colpire l’economia russa in nome della pace appare come una contraddizione in termini, un paradosso che evidenzia una profonda schizofrenia strategica. Tale politica del “due pesi, due misure” espone l’UE all’accusa di applicare un cinico pragmatismo, dove i principi di democrazia e diritti umani vengono sacrificati sull’altare di mutevoli convenienze geopolitiche. Il risultato è un’immagine di debolezza e inaffidabilità, che rischia di alienare partner storici e di incoraggiare attori ostili. La questione fondamentale che si pone è se questa strategia del doppio standard UE sia il frutto di una calcolata, seppur contorta, visione a lungo termine o, più semplicemente, la conseguenza di una frammentazione interna che impedisce l’adozione di una linea politica estera unitaria, coerente e credibile a livello globale.

Una bilancia della giustizia mostra il doppio standard UE, con pesanti sanzioni alla Russia e aiuti finanziari alla Siria.
La bilancia della geopolitica europea pende visibilmente: sanzioni per Mosca, fondi per Damasco.


Per approfondimenti:

  1. Comunicato ufficiale UE sulla revoca delle sanzioni
    Il testo integrale della decisione del Consiglio UE che formalizza la rimozione delle sanzioni economiche, mantenendo solo quelle legate alla sicurezza. Include la dichiarazione di Kaja Kallas e i dettagli sulle 24 entità rimosse dalle liste nere, tra cui la Banca Centrale Siriana .
  2. Analisi sulle nuove sanzioni UE
    Approfondimento sulle sanzioni mirate imposte dall’UE a due comandanti e tre gruppi armati (tra cui la Brigata Sultan Suleiman Shah) accusati di attacchi contro la minoranza alawita, nonostante la revoca generale delle restrizioni economiche .
  3. Documento interno UE sui rischi terrorismo
    Report su un documento confidenziale dell’UE che mette in guardia sulla persistente minaccia jihadista in Siria, con particolare riferimento alla possibile riattivazione di gruppi estremisti nonostante il cambio di governo .
  4. The Guardian: Analisi geopolitica
    Approfondimento indipendente sulle implicazioni strategiche della revoca delle sanzioni, con focus sulle contraddizioni nelle politiche UE verso governi di transizione a matrice islamista.
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