venerdì, 20 Giugno 2025
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Trattato Pandemico: Resa Pericolosa

L'approvazione del nuovo Trattato Pandemico da parte dell'OMS vede l'Italia scegliere l'astensione. Analizziamo le implicazioni di un accordo globale che, pur senza obblighi diretti, introduce meccanismi di sorveglianza e controllo centralizzato, sollevando seri interrogativi sulla futura autonomia decisionale nazionale in materia di sanità pubblica e sulle ambiguità del testo.

Il Trattato Pandemico e l’Inerzia Calcolata dell’Italia

La recente approvazione del nuovo Trattato Pandemico da parte dell’Assemblea Mondiale della Sanità ha delineato un quadro geopolitico dalle tinte complesse, nel quale l’Italia ha scelto di collocarsi in una zona d’ombra, quella dell’astensione. Questa deliberata non-scelta, condivisa con una manciata di altre nazioni tra cui Russia e Israele, solleva interrogativi sostanziali sulla postura del governo in consessi internazionali di tale portata. A fronte di 124 nazioni favorevoli, l’astensione appare non come un atto di prudenza, bensì come un’ammissione di irresolutezza, un’incapacità di assumere una posizione netta su un documento che mira a rimodellare la governance sanitaria globale. L’astensione, lungi dal rappresentare un’uscita di sicurezza, configura un’acquiescenza di fatto: pur non approvando, l’Italia rimane pienamente inserita nel perimetro dell’OMS e, di conseguenza, soggetta alle future implicazioni di questo accordo. Si tratta di una condizione di limbo strategico che preclude la protesta ma accetta la subordinazione, una posizione diametralmente opposta a quella di nazioni come gli Stati Uniti, che ritirandosi dai negoziati si sono autoesclusi da eventuali vincoli futuri.

Le Perniciose Ambiguità del Nuovo Trattato Pandemico

L’architrave normativo del trattato, sebbene presentato come uno strumento per un mondo “più sano, più sicuro e più equo” secondo le parole del direttore Tedros Ghebreyesus, cela al suo interno pericoli non trascurabili. L’analisi del testo, pur emendato rispetto alle bozze preliminari, rivela una serie di criticità che potrebbero erodere le fondamenta delle autonomie nazionali. Si profila l’istituzione di un sistema di sorveglianza sanitaria globale pervasivo, le cui garanzie in materia di protezione dei dati personali appaiono del tutto insufficienti. Un altro punto di frizione è rappresentato dalla mancanza di limiti temporali precisi per la dichiarazione e la gestione delle emergenze sanitarie, un vulnus che potrebbe consentire la procrastinazione indefinita di stati d’eccezione. A ciò si aggiungono una gestione opaca dei protocolli di biosicurezza, l’assenza di tutele esplicite per la libertà di espressione e di dissenso scientifico, e la creazione di una Conferenza delle Parti dotata di poteri centralizzati e scarsamente trasparenti, un organo che rischia di diventare una cabina di regia sovranazionale al di sopra dei parlamenti eletti.

Sovranità Nazionale e il Sottile Inganno del Trattato Pandemico

Il fulcro della controversia risiede nella questione della sovranità nazionale. I fautori del trattato sostengono che esso non impone obblighi diretti, ma è proprio in questa formulazione che si annida la trappola più insidiosa. L’accordo è congegnato non per imporre, ma per condizionare. Attraverso una sottile architettura di raccomandazioni, linee guida e meccanismi di finanziamento, si creano le condizioni per cui le politiche sanitarie dei singoli stati membri vengano “spontaneamente” allineate alle direttive dell’OMS. Si tratta di una cessione di sovranità non esplicita ma fattuale, un trasferimento di potere decisionale che avviene per gradi, senza imposizioni dall’alto ma attraverso un potente esercizio di “soft power”. Questa dinamica rischia di svuotare di significato le prerogative dei governi e dei parlamenti nazionali in uno dei settori più delicati e strategici per la vita dei cittadini, trasformando l’autonomia decisionale in una mera facciata formale. La nazione, pur rimanendo formalmente sovrana, si troverebbe a operare entro un perimetro di scelte già tracciato altrove.

Il Futuro del Trattato Pandemico: Tra Astensione e Ratifica

L’iter del trattato non è ancora concluso. Prima della sua entrata in vigore, prevista tra non meno di due anni, sarà necessario negoziare allegati tecnici cruciali, come quello sulla condivisione degli agenti patogeni, e, soprattutto, ottenere la ratifica da parte dei singoli Stati. La scena politica italiana riflette questa tensione. Figure della maggioranza, come l’onorevole Claudio Borghi, pur esprimendo apprezzamento per la mancata approvazione da parte del Ministro Schillaci, hanno già promesso battaglia in aula, assicurando che il trattato non verrà mai ratificato finché governeranno. Questa promessa, tuttavia, stride con la debolezza manifestata in sede internazionale. Non aver espresso un voto contrario, come richiesto da altri partner europei, indebolisce la credibilità di un’opposizione futura. L’astensione odierna potrebbe essere ricordata come il primo passo di una resa graduale, un atto di codardia mascherato da ponderazione, il cui prezzo potrebbe essere una significativa e permanente diminuzione dell’autodeterminazione nazionale in materia sanitaria.

Seggio parlamentare vuoto che simboleggia l'astensione dell'Italia sul Trattato Pandemico, una scelta di non decidere.
La scelta dell’astensione sul Trattato Pandemico lascia un vuoto politico e apre a scenari futuri incerti per l’Italia.

Per approfondimenti:

  1. Il Sole 24 Ore – Analisi dell’astensione italiana
    Articolo che esamina le motivazioni politiche dietro l’astensione dell’Italia, con focus sul principio di sovranità nazionale nonostante le esplicite garanzie nel testo. Include reazioni del mondo politico e scientifico, oltre al contesto dei Paesi astenuti .
  2. Salute Internazionale – Critiche scientifiche all’astensione
    Approfondimento critico con posizioni di società scientifiche (SItI) e della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), che definiscono la scelta “incomprensibile”. Sottolinea le contraddizioni italiane nella gestione pandemica e i ritardi nel Piano Pandemico Nazionale .
  3. UN News – Contesto globale del trattato
    Resoconto ufficiale sull’adozione storica dell’accordo, con dettagli sui meccanismi operativi (equità vaccinale, rete logistica globale) e le reazioni internazionali. Spiega il percorso di ratifica e il significato delle 11 astensioni nel quadro multilaterale .
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